La mia geografia. Concerto di Saba Anglana a Palazzo Carignano
Nella splendida cornice di Palazzo Carignano a Torino, l’1 luglio si terrà “La mia geografia“, un concerto che unisce sonorità tradizionali e moderne, africane e italiane.
“La mia geografia” procede dall’albero genealogico degli antenati, con i canti legati alla terra e alle origini: con l’utilizzo di molteplici lingue, la voce di Saba scava come una radice nel terreno della memoria, si allea alla natura e ai suoi elementi, al vento, alla foresta, all’acqua, alle montagne e ai deserti, cercando il loro comune denominatore. In un fitto intreccio di canto e parola il concerto è composto da brani originali, ispirati al potere taumaturgico delle scale pentatoniche delle tradizioni nel sud del mondo e dai loro sviluppi melodico-armonici in territori contemporanei. Dal blues del Corno d’Africa, ai ritmi del versante occidentale, dalle corde mistiche dei cantastorie alle composizioni etiopi di derivazione copta ortodossa, sulle traiettorie di una musica che migra tra i continenti e feconda i generi.
“La mia geografia” è la mappa del tesoro che ogni anima cerca per ritrovare se stessa, è il percorso avventuroso che gli artisti offrono al loro pubblico di compagni di viaggio.
Voce e testi: Saba Anglana
Musica e incursioni elettroniche: Fabio Barovero
Percussioni e kora: Cheikh Fall
Apriranno il concerto i saluti istituzionali di:
Elena De Filippis, Direzione Regionale Musei Piemonte
Cecilia Pennacini, Università degli Studi di Torino
Abdullahi Ahmed, Consigliere Comunale di Torino
L’ingresso all’evento è gratuito fino a esaurimento posti, per accedere è necessario prenotare i biglietti.
Nell’ambito del progetto “Africa. Le collezioni dimenticate“, che si terrà presso i Musei Reali di Torino dal 27 ottobre 2023 al 25 febbraio 2024, Fondazione Santagata collabora con la DRM Piemonte e i Musei Reali di Torino, offrendo supporto nell’ideazione e realizzazione di un programma di eventi collaterali che andrà ad arricchire la mostra con conferenze, letture, concerti e laboratori didattici tesi a costruire un nuovo dialogo con le comunità d’origine e con quelle della diaspora intorno a una pagina controversa della storia italiana.