E’ in fase di avvio il primo Master internazionale in Cultural Property Protection in Crisis Response, programma formativo che si rivolge espressamente, con approccio interdisciplinare, alle competenze chiamate a intervenire sul patrimonio culturale in scenari di crisi, con riferimento agli indirizzi e ai protocolli di intervento dell’UNESCO e della comunità internazionale.
Per informazioni e iscrizioni:
Contesto
I beni culturali sono costantemente soggetti a fenomeni di rischio, che possono comprometterne anche definitivamente la salvaguardia e creare conseguenze di tipo sociale ed economico. Rischi che aumentano considerevolmente, creando danni e perdite a volte irreversibili, nei contesti di crisi, dovuta a conflitti o a catastrofi naturali, come terremoti o alluvioni. A questo si aggiungono le distruzioni deliberate del patrimonio culturale ad opera di gruppi terroristici e le attività illecite legate al traffico di beni e opere d’arte. Fenomeni che necessitano di trovare competenze altamente specialistiche per intervenire operativamente sia in fase preventiva che in fase di crisi o ricostruzione.
Partner
Il master è promosso da: SUISS (Struttura universitaria interdipartimentale in Scienze Strategiche dell’Università di Torino), Comando per la formazione e Scuola di applicazione dell’Esercito Italiano di Torino, insieme a International Institute of Humanitarian Law di Sanremo, al Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, ed è gestito dal Corep – Consorzio per la Ricerca e l’Educazione Permanente. La Fondazione Santagata contribuisce al progetto attraverso la sua partecipazione alla Unesco Chair of Sustainable Development and Territory Management dell’Università di Torino, che è partner del master, e attraverso le proprie reti di ricerca legate all’UNESCO.
Impatto
Il master in Cultural Property Protection in Crisis Response mira a formare professionisti in grado di operare in contesti di crisi dovuta a conflitti o catastrofi naturali, o in scenari di post conflitto/disastro, con competenze inerenti le modalità di intervento sulla protezione e messa in sicurezza dei beni culturali, di stima dei danni sul patrimonio culturale, di assistenza alle operazioni di restauro, incluse le attività di prevenzione, di contrasto alle attività illegali, e di peacekeeping e relazione con le comunità locali.
Il progetto mira a contribuire alla mobilitazione della comunità internazionale, guidata dalle Nazioni Unite e dall’UNESCO, e che vede l’Italia in prima linea, per la protezione del patrimonio culturale.