Il CSS-Ebla partecipa al progetto nazionale per la redazione del primo “Libro Bianco” sulle città storiche in Italia promosso da ANCSA-Associazione Nazionale Centri Storico-Artistici, costituitasi nel 1960 allo scopo di promuovere iniziative culturali e operative a sostegno dell’azione delle amministrazioni pubbliche per la salvaguardia e la riqualificazione delle strutture insediative storiche delle città italiane.
La crisi economica e le dinamiche insediative hanno disegnato per i centri storici delle nostre città comportamenti diversi che non sono solo quelli della valorizzazione: mono funzionalità turistica per le città d’arte, spopolamento delle aree centrali e marginalizzazione con concentrazioni di presenze straniere in alcune città medie, abbandono e non utilizzo di ampie parti di patrimonio, “urbanità” ridotta, sono solo alcune delle dinamiche negative in atto sulle quali è necessario intervenire. Anche perché il futuro ci riserva una nuova accentuata competizione, su scala nazionale e internazionale, basata sulle città; una competizione il cui esito è fatto di città che vincono e città che perdono, di città che promuovono lo sviluppo e città che arretrano.
Il contributo del nostro gruppo di lavoro, sostenuto dalla Compagnia di San Paolo, è rivolto ad elaborare un’indagine sulle produzioni culturali che hanno caratterizzato negli ultimi decenni i centri storici delle città di Torino e di Genova, oltre che altri casi studio significativi in Piemonte e Liguria. Altre città tra cui Bari, Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Palermo, Perugia, Roma, Venezia, sono oggetto del rapporto di ricerca, finalizzata a promuovere politiche e azioni per una nuova centralità delle città storiche nelle politiche nazionali e regionali.
Alla redazione del Libro Bianco partecipano, oltre alle unità regionali di ANCSA, il CRESME (Centro di Ricerche Economiche e Sociali del mercato dell’Edilizia), rappresentanti di Università e delle amministrazioni locali interessate dal progetto.