Nelle economie post-industriali la cultura può contribuire a migliorare la sostenibilità e l’innovatività dei modelli locali di sviluppo attaverso una molteplicità di percorsi – le industrie culturali e creative, l’apporto di creatività e conoscenza nei settori economici non culturali, il turismo creativo, lo sviluppo dell’identità singola e collettiva e la coesione sociale attraverso la produzione e fruizione di opere, prodotti e servizi culturali di diversa natura.
Distretto e cluster sono modelli che bene si prestano a interpretare le caratteristiche di concentrazione e di specializzazione, tipicamente urbane, della produzione culturale, in particolare l’ancoraggio del processo culturale a un patrimonio storico e/o a un contesto di tradizioni sociali.

Il seminario, organizzato da tsm-Trentino School of Management, per conto della
Provincia Autonoma di Trento-Servizio Attività Culturali e con la collaborazione di
Fondazione Fitzcarraldo e dell’ Università degli Studi di Trento, e moderato da Maria Della Lucia, vede tra gli altri la partecipazione di Giovanna Segre (IUAV e CSS), Giuseppe Tavano Blessi (IULM), Alessia Zabatino (Ministero Economia e Finanze), Noemi Satta (Fondazione Cariplo), Luca Dal Pozzolo (Fondazione Fitzcarraldo), Monica Calcagno (Università Ca’ Foscari, Venezia), Claudio Martinelli, Servizio Attività Culturali, Provincia Autonoma di Trento.