Il CSS-Ebla partecipa, in qualità di osservatore, al progetto Alpfoodway, finanziato dall’Unione europea nell’ambito del programma Interreg AlpineSpace. Il progetto conta 14 partner in 6 paesi alpini, con Regione Lombardia e Polo Poschiavo (CH) come capofila e dispone di un budget di 2’500’000 EUR.
Il progetto propone un approccio interdisciplinare, transnazionale e partecipativo al Patrimonio Culturale Alimentare Alpino. “Foodway” sono pratiche socioeconomiche e culturali legate alla produzione e al consumo di cibo. Per le popolazioni alpine, il patrimonio alimentare rappresenta un forte elemento identitario che va oltre i prodotti, comprendendo paesaggi produttivi, saperi tradizionali legati a tecniche di produzione, abitudini di consumo, riti e la trasmissione di saggezze antiche. A causa dello spopolamento, dell’invecchiamento della popolazione e della globalizzazione, il Patrimonio Alimentare Alpino è a rischio di scomparsa. AlpFoodway creerà un modello di sviluppo sostenibile per aree alpine periferiche basato sulla conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale alimentare e sull’implementazione di strumenti di marketing e di governance innovativi. Contribuirà, inoltre, a far emergere un’identità alpina transnazionale basata sui valori condivisi espressi attraverso il patrimonio alimentare.
Il progetto contribuisce inoltre, ad un recente dibattito internazionale legato alla Convenzione UNESCO del 2013 sul Patrimonio Culturale Intangibile. Tutte le Amministrazioni Alpine stanno sperimentando soluzioni di salvaguardia e valorizzazione del loro patrimonio culturale intangibile, ma in maniera frammentata e scoordinata. Il progetto svilupperà il tema in una scala che riguarderà l’intero Arco Alpino. Il progetto creerà le basi per iscrivere il Patrimonio Alimentare Alpino nella lista del Patrimonio Culturale Intangibile dell’UNESCO come quale “foodway” tradizionale.